stagione concertistica
2016-2017
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TEATRO VERDI
Giovedi 26, Venerdi 27 GENNAIO - Ore 11.00
Il giorno della memoria
LAGER RHAPSODIE
Di Emanuele Floris
Età: dai 13-14 anni in poi.
Il 30 aprile 1945, ultimo giorno di vita di Adolf Hitler, in un Lager
imprecisato il tenente nazista Uberein costringe tre musicisti ebrei a
suonare il concerto di addio mentre, a poche centinaia di metri, le forze
alleate sono prossime alla liberazione dei pochi prigionieri scampati all’eccidio.
La musica, in questo caso “degenerata” delle drammatiche e sadiche contingenze,
accompagna l’ufficiale delle SS mentre ripercorre l’itinerario di morte
che ha portato la Germania, il mondo e lui stesso a produrre “la nota fondamentale
di quest’epoca: l’eco di una sanguinosa follia”. Nel compiere questo viaggio
infernale è scortato anche dalle allucinazioni di un’esistenza collassata
dell’incubo, dai fantasmi di figli e vittime che, costantemente,
richiamano alla gravità del suo agire.
Riflessione su uno dei capitoli più sanguinosi della storia,
“Lager Rhapssodie” vuole attirare l’attenzione sulle storture disumane
dell’obbedienza cieca, “cadaverica” secondo il vocabolario nazista, e interrogarsi
sulla funzione dell’arte, in particolare della musica, sul suo rappresentare
“uno dei più potenti fattori di educazione e di depravazione”. Questa
frase, proferita da Josef Goebbels, illumina sulla capacità del
potere di mutare il segno di un atto creativo per sfruttarlo ai propri
fini, magari trasformando, un esempio fra tanti, la wagneriana “Cavalcata
delle Valchirie” in un incitamento all’odio, talvolta quindi impiegata,
come nel caso del nazismo, al servizio di un progetto di sterminio che
nulla condivide con l’armonia.
A questo spettacolo, studiato per coinvolgere attivamente i più
giovani nella commemorazione della “Giornata della memoria” è abbinato
un concorso, indirizzato agli studenti che parteciperanno al matinée,
che consiste nella elaborazione di un testo di recensione dello spettacolo
e di riflessione sulla giornata della Memoria. In palio una borsa di studio
per la migliore recensione.
I Testi possono essere consegnati a mano o inviati per posta presso
la sede del Teatro Verdi, in via Politeama, Sassari, oppure via mail all’indirizzo
teatroeomusica@tiscali.it entro il 20 febbraio 2017
Martedi 14 FEBBRAIO - Ore 11.00
EDIPO RE:
OLTRE LA FINE – LA CITTA’ NUOVA
Lucilla Giagnoni, Fiammetta Fazio e i musicisti Luca Nulchis ed Egidiana
Carta del gruppo Andhira
Età: dedicato alle scuole superiori.
Lo spettacolo narra in modo intenso e nella originale forma di dialogo
tra più linguaggi (teatro, pensiero, musica) che la fine dei tempi
è in realtà un nuovo inizio: non catastrofe e cecità,
bensì rivelazione per chi abbia voglia di imparare a vedere con
altri occhi per costruire la Città Nuova, e si sofferma su un’analisi
del nostro tempo, sul significato della democrazia e sulle fragilità
connesse a questa nostra forma di governo. Un lavoro che costantemente
riscuote consensi di pubblico e critica per i contenuti profondi ma anche
per la capacità di riuscire ad aiutare lo spettatore a riflettere
oltre che sul senso della responsabilità e sul significato di politica,
anche su che cosa significa il saper vedere oltre la fine, ancor di più
in questo periodo di grave crisi morale ed economica in cui l’impotenza
ci porta verso la ricerca di nuovi percorsi da intraprendere. La presenza
delle due donne che, da sempre, hanno dedicato le loro vite e le loro carriere
all’impegno civile, è fondamentale per la sapiente rilettura dei
due testi e per la capacità di riuscire nell’analisi della politica
contemporanea, attraverso la cultura classica, in un’epoca fortemente contrassegnata
da devastanti conflitti mondiali e l’accompagnamento musicale con pianoforte,
voce e armonium indiano veicola concetti anche complessi in modo immediato,
premendo i tasti più profondi dell’emotività.
Martedi 14, Mercoledi 15 MARZO - Ore 10.00
CINDERELLA
Di Peter Maxwell Davis
In collaborazione con
il Conservatorio di Musica di Sassari e i Solisti del Complesso
Vocale di Nuoro
Età: dai 5-6 ai 12 anni.
Sir Peter Maxwell Davies è direttore e compositore della Royal
Philarmonic Orchestra di Londra e della BBC Philarmonic di Manchester,
nonché compositore di lustro della Scottish Chamber Orchestra e
direttore ospite tra i più richiesti dalle massime orchestre in
Europa e negli Stati Uniti, insignito a Londra lo scorso anno del prestigioso
titolo di “Master of the Queen’s Music”. La sua vasta produzione è
caratterizzata dall’estrema attenzione nel rileggere il passato con un
occhio attento alla contemporaneità ed insieme la straordinaria
comunicativa che pervade ogni suo lavoro, siano le accuratissime partiture
sinfoniche o le opere di teatro musicale scritte appositamente per bambini
e ragazzi.
Scritta tra il 1979 ed il 1980 quest’opera è un libero adattamento
della celebre fiaba: qui Cinderella è una ragazza alla pari, che
fa il suo ingresso in scena su un trenino; suo compito è occuparsi
delle tre capricciosissime figlie della vedova Grumble (Medusa, Hecate
e Dragonia), corteggiate da tre generali delle Forze Armate e comunque
assai meno antipatiche delle sorellastre della fiaba originaria; al posto
della buona fatina, un simpatico gattone attorniato da uno stuolo di amabili
micetti. Musicalmente la pièce è un cesello di scrittura,
raffinato, sapiente ed insieme godibilissimo nel suo vivace intrecciarsi
di canzoncine, cori, dialoghi, balli e pantomime.
Ancora una collaborazione prestigiosa con il Conservatorio di Musica
di Sassari, per questa opera contemporanea, dedicata ai più giovani
e agli studenti di musica.
L'età consigliata è dai 5 ai 12 anni, oltre naturalmente
agli studenti di musica o di pedagogia che possano trarre profitto dall'assistere
al lavoro di una orchestra consolidata o dal trovare spunti, ragioni e
idee per un successivo lavoro di insegnamento.
Giovedi 23 MARZO - ore 11,00
STUPEFATTO
...avevo 14 anni, la droga molti più di me.
Tratto dall'autobiografia di Rico Comi
Una produzione del Teatro Sociale Itineraria Teatro
Età: dedicato alle scuole medie e superiori.
VINCITORE DEL PREMIO NAZIONALE ENRIQUEZ 2016
(miglior attore – migliore drammaturgia – miglior Compagnia)
“Un encomio, ad una Compagnia che ha il merito di analizzare e affrontare,
nelle sue
drammaturgie, le tematiche sociali in modo diretto e concreto, mettendo
a nudo i lati
oscuri della nostra società che coinvolgono tutti noi e le giovani
generazioni. Un esempio
su tutti lo spettacolo “STUPEFATTO”, un impegno attoriale e drammaturgico
di tutto
rispetto che fanno di questa compagnia e di Fabrizio De Giovanni, un
esempio da
seguire per un teatro civile necessario e al servizio della verità.
Lo spettacolo al suo debutto ha ricevuto una MEDAGLIA DEL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA Giorgio Napolitano per l’alto valore civile e sociale.
Ai giovanissimi viene correttamente insegnato che la droga fa male.
I ragazzi poi, crescendo, vedono amici che si divertono usando droghe
e risultano più estroversi, più allegri. In quel momento
il dubbio si insinua nei loro pensieri e i ragazzi, giustamente, cercano
di capire: crederanno alle spiegazioni dei propri amici oppure le raccomandazioni
di educatori e genitori avranno la meglio?
Partendo da questa premessa, ITINERARIA TEATRO ha costruito uno spettacolo,
in forma di narrazione, dal titolo: “STUPEFATTO - Avevo 14 anni, la droga
molti più di me”, proposto negli ultimi tre anni a numerose scuole
medie e superiori, superando le 70.000 presenze, in varie regioni d'Italia.
L’efficace approccio e il carico emotivo dello spettacolo riescono a scardinare
alcuni luoghi comuni diffusi tra i giovanissimi: “Smetto quando voglio”;
“La canna fa meno male delle sigarette”; “Sono droghe naturali”; “Lo faccio
una volta sola… per provare”.
Com’è possibile interessare i ragazzi e coinvolgerli in una
riflessione profonda su questi temi? Non è semplice nella quotidianità
scolastica o familiare. Non è facile a tu per tu, lo è ancor
meno confrontandosi con un numeroso e variegato gruppo.
I mezzi professionali teatrali e l’esperienza dell’attore sono risultate
armi efficaci per raggiungere questo obiettivo. Lo ha dimostrato Fabrizio
De Giovanni, interprete di “STUPEFATTO”, che da oltre vent’anni fa del
Teatro Civile e dell’impegno sociale i suoi cavalli di battaglia.
Venerdi 24 MARZO - ore 11,00
GRAN CASINO'
DIRE NO AL GIOCO D’AZZARDO
Una produzione del Teatro Sociale Itineraria Teatro
Età: dalla terza media in poi.
Tanto nelle grandi città quanto nelle province, assistiamo ad
una proliferazione dell’offerta del gioco d'azzardo legale, sostenuta da
una promozione pubblicitaria sempre più massiccia e aggressiva.
Se è vero che sempre più associazioni e cittadini chiedono
con determinazione alle Istituzioni di regolamentare il settore, ponendo
dei limiti all’offerta del gioco, è pur vero che spesso ci si dimentica
di indagare la composizione delle Commissioni chiamate a definire le regole.
Ex politici, che hanno collaborato alla redazione del testo unico sui giochi
saltano la palizzata e vengono assoldati dalle Concessionarie; Manager
delle multinazionali dell’azzardo vengono candidati al Parlamento e assumono
incarichi nella gestione politica del settore. Una babele del business
ad ogni costo. E il costo lo sappiamo è elevatissimo: vite spezzate,
famiglie distrutte, costi sociali inestimabili.
Questo spettacolo si offre come strumento di comunicazione emotiva
e al contempo razionale per stimolare l’indignazione e creare consapevolezza.
Così si scopre come in un’Italia che da decenni è in forte
declino economico e sociale, il gioco d’azzardo ha fatto registrare un
exploit travolgente: il fatturato dell’azzardo legale è passato
dai 26 miliardi di euro del 2005, ai 98 miliardi di euro del 2015. Gli
italiani sono meno dell’1% della popolazione del pianeta, ma nei giochi
on line rappresentano il 23% del mercato mondiale. Ogni cittadino italiano,
minorenni compresi, si è giocato in media l’anno scorso più
di 1.500 euro. Molti hanno intravisto nel gioco d’azzardo la soluzione
ai propri problemi economici e si sono gettati a capofitto nel mare delle
scommesse; lo Stato, dal canto suo, ha pensato bene di risolvere i propri
deficit di bilancio andando a pescare nel torbido dell’azzardo per aumentare
le entrate fiscali.
“Gran Casinò”: uno spettacolo per DIRE NO AL GIOCO D’AZZARDO,
anche
a quello legale, e per contribuire a creare consapevolezza su un perverso
business gestito dalle lobby del gioco e dalla malavita. Perché
questo cancro sociale cessi di propagarsi nelle menti e nell’animo di milioni
di cittadini.
Martedi 4, Mercoledi 5 APRILE - Ore 10.00
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Fiaba musicale di Domenico Carboni
In collaborazione con
La Scuola Media 5+12 di Sassari
Dai 3 ai 13 anni.
Alice nel Paese delle Meraviglie (titolo originale Alice's Adventures
in Wonderland), scritta dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles
Lutwidge Dodgson, sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll, è un classico
della letteratura conosciuto in tutto il mondo. Racconta la storia di Alice
che compie un viaggio in un paese dove anche le cose più semplici,
le più normali, sono buffe, pazze, completamente ingarbugliate ed
è una continua sorpresa tra giochi di parole, filastrocche strampalate,
canzoncine senza capo né coda. Alice suggerisce ai bambini la prudenza,
li stimola ad orientare la curiosità verso una positiva coscienza
del mondo e contemporaneamente li coinvolge in giochi fantastici.
La messa in scena di questa fiaba è strutturata come per un’opera
musicale. Sarà presente, infatti, l’orchestra della classe II B
ad indirizzo musicale della Scuola Media 5, composta da pianoforti e chitarre,
che suonerà dal vivo nel golfo mistico del Teatro Verdi. Una occasione
speciale per mostrare ai ragazzi le possibilità espressive degli
strumenti musicali, i loro suoni “dal vivo” e le possibilità concrete
di poter accedere ad una istruzione musicale con risultati tangibili, offerti
dal nostro territorio, oltre naturalmente al divertimento dello spettacolo
in sé.
Giovedi 20 APRILE - ore 11,00
LE PERCUSSIONI
LEZIONE-CONCERTO sulla storia e le possibilità espressive degli
strumenti a percussione.
Età: per le scuole medie e superiori.
Due strumenti a percussione della stessa famiglia non sono simili fra
loro più di quanto lo siano due individui che si trovano ad avere
per caso nomi uguali. La vita è infinita, e anche la musica e le
percussioni lo sono.( John Cage )
Il numero degli strumenti a percussione non è facilmente classificabile,
in quanto ogni oggetto può diventare strumento musicale se percosso,
agitato, sfregato o frizionato.
L’uso di strumenti a percussione accompagna l’uomo sin dalla preistoria,
molteplici sono le tipologie di percussioni all’interno delle diverse civiltà
musicali europee ed extraeuropee. Le percussione sono considerati gli strumenti
musicali di più antica concezione, e il primo strumento utilizzato
dall’uomo è stato il proprio corpo, in particolare il battito delle
mani o il pestare i piedi.
Ancora oggi si utilizza il proprio corpo per ottenere suoni musicali
,affiancati a strumenti più classici come tamburi, gong, piatti,
xilofoni, vibrafoni, gran casse, ma anche oggetti di uso quotidiano che
troviamo in cucina, in strada, a scuola e in tutti i luoghi che attraversiamo
ogni giorno. Battiti di mani, giornali stropicciati, dischi di freni di
macchina percossi da battenti di ferro, forchette, bicchieri, tazze da
colazione, pentole, ma anche marimbe e vibrafoni che suonano forme contrappuntistiche
classiche, è tutto ciò che si può ascoltare durante
un concerto di percussioni.
Lo spettacolo prevede l’esecuzione di alcuni importanti composizioni
per percussione, eseguite da alcuni allievi del liceo musicale e i docenti
Andrea Bini e Luca Piana, preceduti da introduzioni sulle composizioni
e sulla prassi esecutiva.
Mercoledi 3, Giovedi 4 MAGGIO - Ore 10.00
MUSICOMICA
Il Teatro Necessario presenta:
BARBIERI
Spettacolo di musica, giocolerie, equilibrismo e clownerie
Per tutte le età: dai 3 ai 90 anni.
L’idea portante dello spettacolo è ricreare l’atmosfera di quei
tempi non troppo lontani in cui il barbiere cantava, suonava, serviva da
bere, consigliava... in una parola, intratteneva i suoi ospiti. E, naturalmente,
faceva barba e capelli. Nel gioco, il palco non è altro che la barberia
medesima, animata dai tre aspiranti barbieri, e la platea una grande sala
d’attesa. Il pubblico tutt’intorno ne definisce i confini spaziali e assurge
infine a parte integrante della sala medesima, cioè dello show.
L'associazione culturale Teatro Necessario viene fondata nel 2001 e
da allora svolge stabilmente attività di produzione e diffusione
di spettacoli di teatro di strada e teatro ragazzi. Teatro Necessario riunisce
artisti dal profilo versatile caratterizzato da differenti esperienze formative
in campo teatrale, circense e musicale. Ognuno dei componenti porta infatti
con sé una personale preparazione che spazia dai numerosi laboratori
teatrali alla più eclettica sperimentazione di competenze ed abilità
di stampo circense come lo studio della clownerie, delle discipline acrobatiche
e della giocoleria, alla padronanza, infine, della musica. Uniti da un
comune intento poetico, i tratti distintivi della produzione sono il radicale
scardinamento dei confini tra discipline diverse, la scelta di una narrazione
sottile e a volte impalpabile fatta non di parole ma di gesti, l’impossibilità
di distinguere, all’interno di uno stesso spettacolo, dove finisca il teatro
per dare spazio al momento circense, dove inizino la danza e l’invenzione
gestuale per rubare la scena alla parte mimica o alla trovata comica.
Con la presente vi proponiamo la nuova rassegna teatrale/musicale
preparata per l’anno scolastico in corso.
Da quest’anno la nostra associazione ha preso in gestione il Teatro
Verdi, il teatro storico della città, programmando quindi tutta
l’attività in questa sede.
E’ quindi con grande piacere che Vi presentiamo una stagione studiata
appositamente per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, nel
palcoscenico calcato da innumerevoli “grandi” del Novecento, con la convinzione
che la storia culturale di questo Teatro filtri attraverso l’edificio e
si ripercuota sui suoi frequentatori, portando con sé la consapevolezza
e l’orgoglio di fare parte di una città che poco ha da invidiare
ad altre più grandi o più ricche.
Siamo sicuri che il piacere di rendere questo teatro frequentato
quotidianamente e vivo oggi più che mai sarà condiviso da
Voi, consapevoli che lo sforzo di educare alla cultura piccoli e grandi
vada condiviso e sia un compito di tutti, dalle istituzioni ai singoli
cittadini.
Come negli anni passati il prezzo dei biglietti viene tenuto al
minimo, grazie al riconoscimento del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, della Regione Sardegna e del Comune di Sassari, oltre che dalla
Fondazione di Sardegna, per cui è stabilito in 4 euro per i ragazzi
e come al solito a titolo gratuito per gli insegnanti accompagnatori. E’
possibile fare un abbonamento per tre spettacoli a scelta al prezzo di
10 euro.
Per informazioni e delucidazioni o per le prenotazioni siamo
a Vostra disposizione presso la nostra sede o al numero 079-236121
tutti i giorni dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20.